sabato 11 aprile 2020

Station 19, Spegniamo fuochi a Seattle


    Station 19: 2018 - in corso, Dramma, 3 Stagioni, 39 Episodi, Rete - Fox

    Uno Spin Off nato nel 2018 da Grey’s Anatomy che non può non piacere al pubblico di Meredith Grey, ricordandoci un po’ la serie Chicago Fire.
    Racconta le vicende dei Vigili del fuoco della Stazione 19 di Seattle. La storia nasce in contemporanea alla decisione di cambiare mestiere presa da Ben Warren (Jason Wiston Heorge), il chirurgo sposato con la Miranda Bayley del famoso ospedale di Seattle. 
    La vicenda si focalizza in particolare sulla vita della giovane Andrea Herrera (Jaina Lee Ortiz) e dei suoi colleghi: la linea è la stessa di Grey’s Anatomy ma i protagonisti anziché salvare vite in sala operatoria, le salvano tra le fiamme. A fianco a loro negli interventi apparirà spesso un poliziotto, Ryan (Alberto Frezza), amico d’infanzia di Andrea.
    Molta importanza viene data al ruolo femminile, alla carriera della donna all’interno del corpo dei vigili del fuoco e all’abbattimento delle differenze di genere. Le donne in station 19 vengono mostrate come emancipate, forti fisicamente come un uomo (un po’ esagerato, vista la stazza delle protagoniste), decisamente autonome.
    Sempre in questo senso, Station 19 rimane in linea con la serie che lo ha partorito; per la produzione l’inclusione resta fondamentale, in particolare del mondo LGBT, facendo un ulteriore passo avanti rispetto al cast del Grey-Sloan Memorial: tra i protagonisti Maya (Danielle Savre) è dichiaratamente bisessuale.
    La particolarità che piace a chi segue entrambe le serie è quella del cross-over: puntate in cui i due telefilm si intrecciano completamente in una sola, doppia puntata. In ogni caso i  personaggi dell’uno appariranno spesso nell’altro anche nelle puntante ordinarie, senza farci mancare amicizie o amori nati tra chirurghi e pompieri.
    Se avete lacrime non versate ci saranno momenti in cui potrete aprire i rubinetti. Si mira ancora a scuotere le emozioni, e per le storie dei soccorsi, e per quelle dei soccorritori,  che impareremo a conoscere e scoprire meglio nel corso delle stagioni.  Per questo sempre bene guardare occhio un po’ critico:  comprendere determinate situazioni è un conto, approvarle solo perché vengono presentate con fiocchi e sentimento è un’altra. 
    Ciò che piace di Station 19 è che ci fa vedere che c’è del buono nelle persone: il lavoro di squadra, le vicende di amicizia,  i soccorritori che lottano fino in fondo per salvare delle vite e compiono gesti disinteressati oltre il loro lavoro; quell’empatia che piacerebbe a tutti trovare in situazioni così delicate. Tiene accesa la speranza e il romanticismo che non manca certo a Stacy McKee, la sceneggiatrice.  
    La visione che suggeriamo è per adulti e ragazzi. Gustatevi il trailer:


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